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Barnabò: "Per il 2021 stiamo parlando con tanti piloti…"

Wednesday, 28 October 2020 10:01 GMT

Il Team Principal analizza un 2020 ‘molto difficile’ e ci rivela alcuni dei punti chiave in vista della prossima stagione in casa Barni Racing Team. Il nome del pilota non è ancora stato reso noto…

Se la stagione 2020 ha regalato tante emozioni alla maggior parte del paddock del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike, il Barni Racing Team ha vissuto davvero sulle montagne russe. Il team satellite Ducati ha dovuto affrontare e superare una serie di ostacoli che non gli ha permesso di conquistare quei risultati portati a casa con regolarità da quando è arrivato nel 2015 è arrivato a far parte della classe regina delle derivate di serie. Quattro piloti sono passati dal box del team guidato da Marco Barnabò che ora ci racconta quanto avvenuto e quali sono i programmi in ottica 2021.

“È stato un anno difficile. Per questa stagione il nostro pilota era Leon Camier che però si è infortunato in occasione di un test. Sembrava poter essere pronto per il primo Round in programma in Australia ma non è andata così. Infatti quattro mesi dopo, alla ripresa della stagione, non aveva ancora ancora recuperato. Per il team si è trattato di una situazione molto complicata dato che lo stavamo aspettando come era necessario. Però non è riuscito a tornare. Trovare un pilota all’ultimo minuto non è stato facile. Abbiamo provato con Marco Melandri che ha fatto del suo meglio ma le cose non sono andate secondo le aspettative. Tutto questo ha complicato la possibilità di far bene dal momento che si tratta di un Campionato del Mondo”, dice Barnabò.

“Da quel momento il nostro obiettivo è stato partecipare a tutte le gare di questa stagione, pagare gli stipendi ai membri del team e dare ai giovani piloti la possibilità di guidare la nostra moto. Neanche questo è stato facile dato che è molto difficile per un pilota che non conosce la moto andare subito forte. Ci sono state anche delle cadute che hanno danneggiato le moto. Senza dubbio è stato un anno molto complicato con costi enormi; senza essere ripagati dai risultati l’unica soddisfazione è non aver saltato nemmeno una gara” dice il manager in riferimento alle presenze di Samuele Cavalieri e Matteo Ferrari nei Round conclusivi.

È chiaro che si deve voltare pagina e iniziare a pensare al 2021. Il Barni Racing è uno dei team che non ha ancora comunicato chi sarà il suo pilota. Si è parlato dell’arrivo di Tito Rabat che nella prossima stagione non avrebbe un posto sicuro in MotoGP ™: "Tutti parlano dei possibili piloti per il nostro team ma io al momento sto pensando a trovare il budget per riuscire a fare la stagione”, rivela Barnabò.

“Ovviamente ci sono diversi possibili piloti; l’idea sarebbe quella di averne uno per due anni per costruire un progetto e non cambiarlo alla fine della stagione ma al momento non posso fare un nome. Stiamo parlando con tanti ma parlare è una cosa, invece raggiungere un accordo è un’altra. Non c’è nessuno con cui posso dire di aver raggiunto un accordo”.

Essendo un team satellite nella scelta del pilota il fattore chiave è l’opinione dei vertici Ducati. In passato l’arrivo di piloti come Xavi Fores o Michael Ruben Rinaldi sono stati legati a un accordo longevo con la Casa di Borgo Panigale.

"Per fare le cose fatte bene devi avere sostenibilità finanziaria, non puoi iniziare a occhi chiusi, vogliamo disputare tutte le gare, come abbiamo sempre fatto, anche quest’anno in cui ci sono stati tanti problemi”, spiega Barnabò. “Voglio essere certo che se inizio la stagione poi io possa finirla. Non vogliamo prendere decisioni affrettate. Vogliamo parlare con Ducati e decidere dopo aver ascoltato il loro parere. Non penso che ci saranno delle urgenze se il prossimo mondiale non partirà per alcuni mesi”.

Sul peso di Ducati in termini di scelta del pilota, dice: “Chiaramente con il legame e il rapporto responsabile che da più di 20 anni abbiamo con Ducati, se dovessero proporci un pilota che rientra nei loro interessi, per noi sarà normale essere d’accordo con questa soluzione”.

Sul tavolo potrebbe esserci perfino un nome come quello di Chaz Davies che ha da poco lasciato il team ufficiale? Il gallese ha detto che nel suo futuro potrebbe esserci proprio un team satellite nel caso in cui questo avesse il sostegno diretto di una Casa. Barnabò non conferma ma non nega: “Se Ducati me lo chiedesse, è chiaro che diremmo di sì dal momento che si tratta di un pilota molto forte ma loro dovrebbero dire dove e come fare tutto”. E ha aggiunto: "Spero che nel giro di dieci giorni o di un paio di settimane possa chiarire le sue intenzioni e di conseguenza noi potremo scegliere il nome del nostro pilota”.

Questo significa che potremmo vedere il nuovo pilota del Barni Racing Team Ducati già nei primi test invernali in programma il 17 novembre a Jerez? Il manager italiano chiarisce: “Al momento non posso dirlo. Se fosse un pilota che non ha mai gareggiato in Superbike, dovremmo portarlo in modo da iniziare con i test; se invece fosse uno che ha corso fino alla scorsa settimana, non avrebbe molto senso iniziare già da adesso nel mese di novembre specialmente se il Campionato non scatterà prima di aprile, come si sta dicendo. Per me sarebbe più utile iniziare a fine gennaio o a febbraio…”.

In questo periodo di atttesa è chiaro che a prescindere da chi sarà il pilota per il 2021, il team punti ad avere un portacolori competitivo con cui conquistare risultati migliori rispetto a quanto fatto nel 2020: ”Purtroppo o per fortuna nel nostro sport molto dipende dal pilota”, conclude Barnabò. “Se hai un pilota in forma ottieni dei bei risultati; altrimenti i risultati non arrivano, anche se hai una moto competitiva. Abbiamo bisogno di una stagione che ci dia spinta e motivazione per continuare”.

Mentre attende di mettere a punto tutto ciò che serve per la stagione 2021 del WorldSBK, la scorsa settimana il team è sceso in pista a Misano per una tre giorni di test con Randy Krummenacher. Lo svizzero ha guidato una Ducati Panigale V2 955. Questi test rientrano nel desiderio espresso da Barnabò di dar vita a una struttura che in futuro sia presente nella categoria intermedia. Si tratta di una possibilità che nel caso richiederebbe una modifica agli attuali regolamenti previsti nella classe World Supersport.

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